Paul Kalkbrenner a Pescara
17 Agosto 2013Continua a leggere per vedere le foto.
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di Andrea Marchegiani
foto di Gianluca Scerni
Non mi sembra ancora vero, anzi, mi appare ancora un po’ strano il fatto di avere assistito ad un concerto del genere in piazza. Un fantastico regalo fatto alla città di Lanciano dalla bella realtà dell’associazione Lanciano Blues Festival e da Lucio Di Francesco che, sfidando immancabili problemi di budget, sono riusciti in un intento davvero titanico, considerata anche la gratuità dell’evento. Un altro punto importante è il piacere ed il coraggio di aver voluto far conoscere artisti di notevole spessore, tra i migliori in circolazione ma purtroppo di nicchia. Nonostante ciò, il riscontro di piazza è stato davvero buono, considerato anche il fatto, che il periodo di vacanze abbia decimato un po’ il numero di spettatori potenziali.
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L’unione artistica è andata in scena al Fenaroli mostrando la grande sensibilità di Maurizio Di Marco, Loris Iannamico, Peppe Coco, Saverio Carinci, Matteo Cotellessa, lo sportivo Luca Pizzi ed il gruppo musicale Jakcass Bray che hanno reso una serata magica grazie alle loro esibizioni, il servizio narra come l’amore per l’arte possa dimostrarsi utile quando il fine massimo della serata è il bene. Due ore di passione immortalate attimo per attimo come diario di bordo di una serata unica nel suo genere. Fusione artistica che tra le cose ha regalato progetti di collaborazione che in futuro regaleranno sorprese. E la mia macchina fotografica sarà ancora una volta pronta a raccontarvi i fatti.
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“Quando non sai cos’è, allora è jazz” no, non è il famoso monologo di Baricco, e neanche un tentativo di una reinvenzione teatrale del famoso monologo che ha ispirato Tornatore e Morricone, ma la musicalità è la stessa, gli stessi “odori” che si respirano su di una nave, le stesse sonorità tra jazz e musica popolare. Il riassunto narrativo musicale della Molinari ha incantato nota per nota, sincopa per sincopa il pubblico attento del F. Fenaroli. La foto in questo servizio diventa cornice di un espressione armonica e melodica, un racconto fotografico che lo si può leggere sul pentagramma di quella che per tutti è musica, ma per altri, come la Molinari è erotismo. Infatti, proprio per magia, la foto immortala un aspetto che per casualità o semplice fato riprende il titolo di un suo album “Croce e delizia”
Ella è delizia, la sua incantevole voce la nostra croce.
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Immerso nei verdi vigneti dell’Abruzzo citeriore, dove l’ombra dei pini dannunziani richiamano lo spirito delle genti campestri che abitavano quei luoghi, sorge “La casa dell’orto” un edificio di fine 800 riadattato al desing moderno, dove il sapore della cultura popolare risiede tutt’ora. Non un semplice posto dove alloggiare, ma soprattutto un angolo di storia che riporta l’uomo al suo vivere selvaggio, ammirando il cielo e respirando l’aria dei vigneti. Uno scorcio d’Abruzzo che resta immutato nei secoli, incorniciato dal giusto equilibrio di modernità e buon gusto. Il percorso narrativo di questo servizio lascia al lettore la libertà di immaginare, di farsi cullare nell’inverosimile realtà del tempo e dello spazio. E in fine, farsi incantare dal desiderio di scoprire il frutto che quei vigneti offrono, sentire al palato e all’olfatto i sapori di una terra che di suo ha mille storie da raccontare, così, come gli uliveti secolari, che sprigionano gustose fragranze.
» tempo di migrare.
Ora in terra d’Abruzzi i miei pastori
lascian gli stazzi e vanno verso il mare:
scendono all’Adriatico selvaggio
che verde Ë come i pascoli dei monti.
“Gabriele d’annunzio”
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